giovedì 19 maggio 2011

DIFFERENZE BROKER: ECN , MARKET MAKER ECC...


Carissimi amici e lettori, oggi andremo a sviscerare le qualità e le differenze tra i diversi tipi di broker che possiamo scegliere nel panoramadel forex trading online.


Le differenze che li caratterizzano sono sostanziali quindi è bene fare il punto della situazione e stare attenti a non sbagliare e a scegliere quello che è più consono alle nostre esigenze di traders.
Ognuno ha i suoi pro e i suoi contro, come tutte le cose del resto. Sta a voi giudicare secondo il vostro gusto, la vostra esperienza, le vostre esigenze e quant'altro, quale sia quello più adatto al vostro stile.
Fate riferimento anche all'immagine soprastante per avere uan chiara visione di insieme! 
BUONA LETTURA


BROKER ECN:

Il nome ECN significa Electronic Communications Network, un sistema che raggruppa le quotazioni provenienti dalle banche fornitrici di liquidità e automatizza il processo di clearing e settlement nel trading abbinando gli ordini contrari.

Nel forex le offerte di acquisto o di vendita che non riescono a trovare una controparte vengono mostrati nel “book” del broker ECN che fornisce la possibilità di osservare le quotazioni “buy” e “sell” offerte in ogni momento e le quantità disponibili a tali prezzi.


Un forex trader ha quindi la possibilità di avere accesso diretto al mercato interbancario disponendo di spread strettissimi ma pagando una commissione per ogni trade.
Il broker ECN in questo caso guadagna proprio attraverso queste commissioni.

Currenex, Fxall, Hotspot FX e Baxter-FX sono le piattaforme principali degli ECN nel forex che ultimamente stanno cercando di integrare anche Metatrader.



Broker Market Maker


Market Maker Forex

Un broker Market Maker, in maniera diametralmente opposta agli ECN, non si pone come intermediario tra il trader e il mercato interbancario, ma si fa garante dell'esecuzione degli ordini creando artificialmente un mercato autogestito e da qui si capisce il motivo del nome.

L'ordine del trader non raggiunge il mercato interbancario, ma viene gestito internamente. In pratica riproducono quotazioni simili a quelle del mercato reale del forex per i loro clienti.
Concretamente accettano l'ordine del cliente assumendo la posizione contraria per garantire la liquidità e poi lo gestiscono internamente attraverso un Dealing Desk che può essere costituito da persone fisiche o automatizzato.
Il Dealing Desk può mantenere l'altro lato del trade oppure può abbinare quella posizione con quella opposta di un altro cliente azzerando il rischio per il broker stesso.

In realtà quindi i Market Maker corretti non fanno trading contro i clienti come si suole credere, si limitano a garantire l'esecuzione dei trade assumendo la posizione opposta e poi operano l'offset (il controbilanciamento) del rischio.

La credenza che nessun trader alla lunga può essere vincente tradando attraverso i Market Maker Forex deriva quindi da una sbagliata comprensione del loro ruolo.
Se in passato poteva esserci stato un fondo di verità, oggi, grazie alla competizione, un broker disonesto tra i quelli regolamentati non avrebbe vita troppo lunga nel business. Comunque questo argomento lo vedremo meglio nell'articolo sui vantaggi e gli svantaggi dei tipi di broker.

I guadagni di un broker Market Maker derivano ufficialmente dagli spread. Tuttavia da un Dealing Desk ci si aspetta anche che generino dei profitti. E per questo vengono individuati tra i clienti quei trader che statisticamente tendono a perdere più che a vincere. Il Market Maker può quindi decidere di mantenere la posizione contraria invece di cercare una controparte.



Broker STP

No Dealing Desk


I broker STP prendono il nome da Straight Through Processing, un sistema che permette di automatizzare il processo di clearing e settlement delle operazioni ed esiste da diversi anni. Costituisce un bel vantaggio se si pensa che originariamente nel mercato azionario questo processo era manuale e causava ritardi e problemi.

In seguito alla cattiva reputazione che si stava creando intorno ai Market Maker per via della voce che facessero trading contro i propri clienti, più per ragioni di marketing che altro, sono stati introdotti i concetti di Dealing Desk e No Dealing Desk associando il primo ai Market Maker e il secondo agli ECN.
L'industria del trading retail ha fatto credere che tutti i broker con un Dealing Desk fossero quelli “cattivi”, mentre i Non Dealing Desk erano i “buoni”.

Lasciando perdere i dibattiti sulla veridicità di questa affermazione , argomento toccato precedentemente sui
broker Market Maker, il problema era che, fino a poco tempo fa, per aprire un conto con un ECN ci volevano come minimo circa 50.000$, quota proibitiva per la maggior parte dei trader privati.
Allora è sorto un terzo gruppo di broker che ha assunto il nome di STP ed è stato collocato nella categoria dei Non Dealing Desk, accostandosi quindi agli ECN e alla buona reputazione associata a questo concetto.

Molti tuttavia pensano che i due tipi si equivalgano ma non è affatto così. Un broker ECN è anche STP, ma non è sempre vero il contrario.

STP infatti vuol dire esecuzione automatizzata degli ordini senza intervento del Dealing Desk, non equivale ad avere accesso diretto nel mercato.
Quindi i broker STP possono operare anche come i Market Maker gestendo gli ordini internamente in modo automatico oppure possono passare gli ordini ai fornitori di liquidità (banche).

Se ci si ferma a pensare alle differenze tra le categorie, quelli che offrono una vera piattaforma ECN sono riconoscibili grazie alla presenza del book degli ordini e al fatto che si paga una commissione per ogni trade. Quindi non sono molto accostabili ai broker STP come la caratteristica di essere No Dealing Desk indurrebbe a credere.Invece è difficile scovare le differenze tra un Market Maker e un broker STP il che porta a pensare che siano abbastanza simili.

Nulla di male in questo ma è bene avere chiare le differenze per non farsi ingannare dalle apparenze.

I broker STP riproducono le quotazioni del mercato interbancario in maniera spesso più fedele dei Market Maker e dovrebbero anche poter offrire una velocità di esecuzione migliore e più accurata.Traggono i loro guadagni dagli spread e mantenendo posizioni contrarie sugli ordini gestiti internamente.


Come spiegato per i broker con un Dealing Desk, questo non vuol dire che i broker STP, almeno quelli regolamentati, facciano trading attivamente contro i propri clienti. Significa che si limitano a conoscere, tramite complessi algoritmi, quali clienti sono statisticamente perdenti e possono decidere di mantenere la posizione opposta non trovando una controparte per l'ordine.Questo quindi non crea nessun conflitto di interessi, il singolo trader è sempre padrone del proprio destino ( o almeno dovrebbe così ).


FONTE: forexmind


Speriamo questo articolo sia servito a molti di voi per fare chiarezza su alcuni aspetti fondamenteli del trading. Ricordate sempre che la scelta del broker rappresenta un aspetto cruciale per la propria operatività.
Per essere VINCENTI non serve solo essere buoni piloti ma bisogna avere anche una "macchina" performante e con cui abbiamo feeling.
Presenteremo più avanti alcuni dei broker più famosi e accreditati su cui, sempre con le dovute precauzioni, si può fare affidamento fino a prova contraria.


Vi salutiamo e vi rimandiamo al prossimo post, stiamo preparando una grandissima sorpresa per soli e tutti i nostri lettori e affiliati!


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BUON GUADAGNO A TUTTI!


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