Quest' oggi andremo un attimo ad analizzare le famigerate " CATENE DI S.ANTONIO" e vedremo come mai sono così popolari e come mai non bisogna assolutamente prenderle in considerazione. Cercheremo anche di rispondere alle classiche domande del tipo: sono vere? sei guadagna con esse? sono legali? eccetera eccetera.
Crediamo che tutti oramai sappiate che cosa sia una catena di S.Antonio anche perchè mentre prima erano un pò più limitate, oggi con l'avvento di internet, mail, social network ecc hanno raggiunto una vastità tale da essere nell'ordine del quotidiano!
Comunque se volessimo dare una definizione potremmo classificarle come un sistema a tutti gli effetti con lo scopo di propagare un messaggio-un annuncio-una proposta-un appello ecc facendo in modo che i destinatari replichino l'azione un numero indefinito di volte creando una moltitudine di copie da spedire a loro volta e facendo ampliare viralmente la catena!
Ma come mai si chiamano proprio catene di S.Antonio e da dove arrivano?
Per rispondere a queste semplici domande riportiamo quanto scritto su wikipedia:
"Le catene di sant'Antonio traggono il proprio nome (nella lingua italiana) dal fenomeno che consisteva nell'inviare per posta lettere ad amici e conoscenti allo scopo di ottenere un aiuto ultraterreno in cambio di preghiere e devozione ai santi (Sant'Antonio è considerato uno dei santi oggetto di maggiore devozione popolare). Negli anni cinquanta del Novecento erano infatti diffuse lettere che iniziavano con "Recita tre Ave Maria a Sant'Antonio" e proseguivano descrivendo le fortune capitate a chi l'aveva ricopiata e distribuita a parenti e amici e le disgrazie che avevano colpito chi invece ne aveva interrotto la diffusione. Ancor più antica è la versione che circolava durante la prima guerra mondiale sotto forma di preghiera per la pace, che fu interpretata da ministri e funzionari di pubblica sicurezza come propaganda nemica da sopprimere.
Un mezzo alternativo di diffusione delle catene rispetto alla posta ordinaria era costituto dallo scrivere i messaggi sulle banconote (in particolare, in Italia, i biglietti da 1000 lire). I vantaggi risultavano evidenti: la carta moneta consente di passare attraverso un numero enorme di intermediari, evitando inoltre le spese postali. Un mezzo molto utilizzato prima dell'avvento di Internet sono state le fotocopie, che eliminavano la trascrizione manuale, e in seguito i fax, che aggiunsero a questo vantaggio un notevole incremento nella rapidità di diffusione della catena.
In seguito anche gli SMS dei telefoni cellulari sono diventati veicolo di catene di sant'Antonio. "
Come avete potuto notare quindi queste catene hanno avuto un'evoluzione non indifferente fino ad approdare in ambito telematico ai giorni nostri ed espandersi a mezzo di mail. Capite che ad ogni passo successivo il numero o la "forza" della catena è cresciuta a livello esponenziale e non è difficile raggiungere le centinaia di migliaia di persone, se non milioni con una catena!
L'utilizzo indiscriminato delle catene coaudiuvato con le potenzialità di internet costituisce un vero e proprio abuso e violazione della netiquette.
Il problema purtroppo è costituito dal fatto che una volta che una catena è inizializzata è IMPOSSIBILE da fermare!! Questo perchè è sufficiente che un esiguo numero di persone che ricevono per mail la catena la replichino che si avvia un processo "a catena" appunto che andrà a coinvolgere sempre più persone!
Le catene di S. Antonio esistono in italia ed in tutto il mondo indiscriminatamente. Anzi molto spesso le versioni vengono aggiornate, riadattate, persio tradotte in lingue diverse e si ripresentano nella vostra casella mail a cicli periodici!
La cosa più importante è però che esse sono in primis ILLEGALI secondo una recente legge del 2005 (Legge 17 Agosto 2005, n 173) che ha cercato di limitare un fenomeno "pericoloso ed altamente immorale o anti etico" e seconda cosa le informazioni in esse contenute sono assolutamente FALSE!!!